Se ti capitasse di gestire un′enorme cantina di vini, birre, spumanti e champagne, o liquori di qualsiasi tipologia, come ti comporteresti?
Se invece ti capitasse di tenere alcolici in azienda, magari per le ricorrenze o per festeggiare il compleanno di un dipendente/collega, anche in questo caso come ti comporteresti?
L'alcol è un liquido combustibile che brucia molto facilmente, mentre l'acqua è utilizzata come agente estinguente.
È chiaro dunque che l′infiammabilità dipende dalla percentuale di alcol nella bevanda.
Vediamone alcune:
• birra: 4 - 12% vol
• sidro: 5 – 7% vol
• vino: 10 - 19% vol
• porto: 20% vol
• vodka 37,5 - 55% vol
• gin: 37,5 - 50% vol
• whisky: 40 - 62% vol
• grappa: 37,5 - 70% vol (gradazione massima: 86% vol)
• centerba: 70% vol
• assenzio: 65 - 80% vol
• Gocce Imperiali (o Tintura Imperiale) 90% vol
Come dobbiamo comportarci se abbiamo tali sostanze all′interno dei nostri locali?
A rispondere a questa domanda ci ha pensato una ricerca del 2017, che ha concluso che un liquido con una percentuale di etanolo non maggiore del 20% è irrilevante ai fini del calcolo del carico di incendio, mentre lo è con una percentuale maggiore.
E′ consigliabile conservare tali sostanze in ambienti in cui non vi sia presenza di altre sostanze infiammabili e con adeguati sistemi antincendio.
Anche in fase di elaborazione ed emissione del contratto assicurativo è necessario tenere conto di questi beni e dei danni che potrebbero causare nel caso di innesco di un incendio.
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