L′8 giugno si è celebrata la giornata mondiale degli oceani delle Nazioni Unite.
L'oceano ci collega, sostiene e sostiene tutti noi.
Eppure la sua salute è a un punto di svolta, così come il benessere di tutto ciò che ne dipende.
Come ci hanno mostrato gli anni passati, dobbiamo lavorare insieme per creare un nuovo equilibrio con l'oceano che non esaurisce più la sua generosità ma invece ripristina la sua vitalità e gli dà nuova vita.
Perché, sia per privati che per aziende, è indispensabile adottare un approccio che sia sempre più sostenibile?
Perché siamo vicini al punto di non ritorno.
L′Overshoot Day per il 2022, vale a dire il giorno in cui siamo entrati in debito con le risorse naturali del Pianeta, è stato il 28 luglio 2022.
L′umanità consuma più risorse di quelle che Madre Natura riesce a rigenerare e, infatti, viviamo come se avessimo a disposizione 1,75 Terre.
La riprova è ciò che sta accadendo, cioè temperature costantemente in aumento ed eventi meteorologici sempre più estremi che si abbattono in zone dove non si erano mai verificati prima.
Un buon modo per migliorare i nostri comportamenti e contribuire a migliorare la salute del nostro pianeta, è l′osservare tutti (o parte) i 17 obiettivi dell′Agenda 2030, redatta dall′ONU nel 2015.
Le aziende possono inoltre trarre un vantaggio economico dall′osservanza e rispetto di tali punti e criteri ESG (Environmental,Social, Governance), in quanto il mondo finanziario e assicurativo premia e agevola le organizzazioni con un approccio sostenibile.
Una corretta valutazione dei criteri ESG deve basarsi su standard internazionali univoci e ampiamente condivisi.
È per questo motivo che la valutazione dei criteri poggia sulle solide basi degli indicatori forniti dal Global Reporting Initiative (GRI).
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