In questo articolo analizzeremo insieme quali sono le differenze tra l′assicurazione a rischio assoluto e a valore intero.
Le terminologie appena riportate identificano due modalità distinte di assicurare il valore dei beni e, più nello specifico, sono utilizzate principalmente nell′ambito dei beni contenuti all′interno dell′azienda (macchinari e merci).
Vediamo le differenze:
1. PRIMO RISCHIO ASSOLUTO
È una forma di indennizzo secondo cui la compagnia assicurativa si impegna a coprire il danno verificatosi fino al valore assicurato, anche se quest'ultimo risulta inferiore al valore complessivo dei beni assicurati (valore assicurabile).
Esempio: Valore beni € 200.000,00, valore assicurato € 100.000,00
Indennizzo ricevuto dal cliente: € 100.000,00.
L′assicurazione a primo rischio assoluto conviene specialmente quando è difficile quantificare un massimale “fisso” dei beni presenti in azienda.
Specialmente per quelle che hanno valori sempre diversi stoccati in magazzino, è la soluzione ideale.
2. VALORE INTERO
L'assicurazione a valore intero è quella forma assicurativa in cui il valore assicurato deve corrispondere al valore reale dei beni che sono stati assicurati.
Nel caso in cui il valore assicurato con la polizza sia inferiore a quello reale, la compagnia avrà la facoltà di applicare la regola proporzionale nella liquidazione del sinistro, ovvero indennizzerà il danno in proporzione al rapporto tra il valore assicurato in polizza e il valore reale da assicurare.
Ad esempio, se tutti i macchinari presenti in azienda hanno un valore di € 100.000 euro e ne ho assicurati € 50.000, se dovesse subire un danno dell'entità di 25.000 euro, l'indennizzo erogato sarà di 12.500 euro.
Tale formula conviene quindi per chi ha un valore dei beni da assicurare sempre costante.
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